Pomodori essicati


Nonostante l’essicatore a lampadine costruito dalla mia dolce metà, desideravo sfruttare il sole e l’aria sciutta di queste giornate d’agosto per essicare un poco sul balcone. Ho voluto far essicare i pomodori, perchè in inverno adoro averne a disposizione e a comprali costano un patrimonio! Ho trovato dei piccoli pomodori biologici in offerta ed ho colto la palla al balzo.
Come essicatotio ho usato un carrellino per le provviste,coprendo i ripiani con carta da forno. Funziona alla perfezione!

Una volta ben secchi (alcuni giorni, ritirandoli la notte, a seconda del sole), li ho riposti pigiati in barattoli di vetro e coperti di olio extra vergine di oliva.
Per essicarli è necessario tagliare il pomodoro in due nel senso della lunghezza, eliminare la parte contenente i semini più succosa (che ho usato per un delizioso sughetto per la pasta)
e vanno poi messi con l’apertura verso l’alto.
In queste settimana ho messo via tre barattoli, il tempo non è stato favoloso, ma spero di riuscire a fare ancora un paio di giri prima dell'”autunno”!

12 pensieri su “Pomodori essicati

  1. Bhè, ce li ho solo pigiati ben bene dentro, ho aggiunto un poco di pepe bianco in grani e rosmarino del giardino, poi olio evo. Bisogna rabboccarlo un paio di volte nell’arco della giornata prima di chiudere il barattolo, perchè le bolle d’aria salgono ed escono ed è importante che l’olio copra i pomodori (almeno così ho letto, è la prima volta che li faccio)!Versione 2: senza svuotarli della parte più acquosa, ma cospargendoli di sale grosso, e poi via sotto il sole!😉

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  2. Vanno bene pomodori leggermente allungati, che sia comodo tagliare semplicemente in due, come i San Marzano, ma io ho usato dei pomodori “dorati”, tipo cicliegino, ma un po’ più grossi e più allungati. Non so il nome esatto…In effetti i podori secchi sono una delizia! Ciao 🙂

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  3. A bbella!!! ^__^Ecchite qua. I pomodori li hai coperti con una garzina, durante il giorno?Ci vorrei provare anch’io, e il tuo blog è una fonte di ispirazione per tante idee carine e salutari.Un saluto al topino (ma puoi chiamarlo così? ^___^) e al naturalista tuo!Morrigan e Tabatuga!

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  4. Grazie, anche se mi manca decisamente il tuo stile spigliato e simpatico (sarà la romanità che mi manca? e dire che il babbo ce l’ho che ha vissuto a Fontana di Trevi…).Sui pomodori ho messo una garza, anzi, per la verità ho messo il velo da sposa (quello per non far gelare le piante!) però solo il primo giorno e la sera quando rientravo il carrellino in casa. Di giorno col solleone (per quanto può esserlo in queste “lande sabaude” 😉 ho visto che moschini e altri insetti non si posavano mai, così li ho lasciati il più possilbile col sole diretto.A Roma DEVI farli!Ciao 🙂

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