
La quarantena in campagna è indubbiamente molto più semplice che in appartamento! Possiamo mangiare fuori, prendere luce e benefico sole, i bambini hanno una valvola di sfogo importantissima!
E mai come in questo momento diventa evidente l’importanza di saper autoprodurre qualcosa e non necessitare di continui acquisti (sebbene naturalmente siano evidenti le cose di cui ancora non potrei fare a meno dall’esterno).
Dal pane fatto in casa, alla scelta di gestire il ciclo con coppetta mestruale e assorbenti lavabili, molte piccole scelte fatte in passato si stanno rivelando utili oltre che piacevoli ed ecologiche.
Il traffico su strada e aereo è diminuito visibilmente con effetti positivi pressoché immediati e questo dovrebbe dare davvero tanto da pensare!
Non è mia intenzione mancare di rispetto o minimizzare la situazione -tutt’altro, invito a seguire le raccomandazioni dei medici e non guru o esperti di facebook- ma ogni crisi può essere anche una opportunità.
Di imparare dagli errori innanzitutto. Di crescere, di cambiare rotta.
Questo periodo ancor più casalinga mi sta dando delle conferme e stimolando nuove riflessioni.
Avere cura del proprio stile di vita e della propria salute è importante per tutti: è rispetto per il proprio corpo, per l’ambiente (perchè una alimentazione sana è, di fatto, anche meno impattante sull’ambiente e riduce il rischio di zoonosi), per le persone a cui vogliamo bene. Ma non è una pillola magica. Non si può pensare di cominciare a mangiar bene e non doversi più preoccupare dei virus, da un giorno all’altro.
Pensate semplicemente a ciò che fa bene alla salute della vostra flora intestinale ed è ricco di sostanza anti infiammatorie: verdura e frutta, alimenti ricchi in fibra e amido resistente, come cereali INTEGRALI e legumi. Riducete o eliminati gli alimenti infiammatori: carni e insaccati, sale e zucchero, farine raffinate. Ma non è una formula magica e non è come mandar giù un farmaco.
Continuare a muoversi, a respirare bene, a trovare modi per scaricare lo stress (santa pratica autonoma dell’ashtanga yoga, pranayama).
E voi?



