Alchechengi in cioccolato e cioccolatini al cocco


Gli alchechengi sono bei fruttini arancioni, racchiusi in quella splendida “lanternina” che talvolta viene conservata secca per decoro.
Io li ho seminati due anni fa e per il momento li tengo in vaso, sul balcone. D’inverno la piante secca, ma a primavera dai rizomi nascono i nuovi rami (meglio però che il vaso sia in luogo riparato e ben esposto o se in piena terra che vi sia un po’ di paciamatura).
Quest’anno ne ho raccolto qualcuno, forse una ventina, e così ho voluto sperimentare la ricetta più comune della blogosfera: alchechengi ricoperti di cioccolato.
Spiegare la ricetta è veramente un surplus: si girano indietro le lanternine, lasciando attaccato il frutto. Lo si pulisce con un panno umido.
Si fa sciogliere a bagnomaria del cioccolato extra fondente, allungandolo con un cucchiaio di latte o di panna (io ho usato un cucchiaio di soyatoo per mezza tavoletta di cioccolato).
Quando il cioccolato è ben sciolto si “pucia” l’alchechengio, in modo da ricoprirlo ben bene!
Io li ho tenuto qualche secondo in mano e poi li ho messi a raffreddare in una pirofila, in frigorifero.
Avanza sicuramente del cioccolato fuso, perchè, per poterli “puciare” (ma è un termine italiano? No, si dice “intingere”, vero?)è necessario che ce ne sia abbastanza.
Io ho pensato di aggiungere due cucchiai di cocco grattuggiato ed ho messo un cucchiaino di cioccolato-coccoso a raffreddare in ogni stampino per biscotti. Nulla di che, ma almeno mi sono fatta dei buonissimi cioccolatini al cocco!
Veniamo agli alchechengi, ieri la prova del nove: sarà davvero così buona la combinazione acidino-alchechengio-acquoso/cioccolato fondente? Ebbene sì.
Per i miei gusti devo proprio dire di sì. L’erpetologo conferma.
Poi è divertente prendere dalle “foglioline” secche il cioccolatino, staccarlo con i denti e gustare la freschezza che squaglia in bocca nonappena si rompe il frutto!
Nota positiva salutista: hanno il doppio della vitamina dei limoni!

12 pensieri su “Alchechengi in cioccolato e cioccolatini al cocco

  1. Proprio l'altro giorno stavo guardando i semi di questa pianta per decidere se piantarla o no, ma non sapevo l'uso che se ne poteva fare.
    Grazie mille.
    Ah!! dimenticavo, nel post precedente, la foto è stupenda sprizzate gioia da tutti i pori 🙂

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  2. Ne ho raccolti parecchi l'anno scorso per usarli in una composizione autunnale, poi in settembre di quest'anno mi sono tornati in mano e ho messo tutte le “lanternine” in un angolo del prato con la speranza che l'anno prossimo spuntino le piantine. Ma ci sono più varietà di alchengi o è solo una ed è commestibile? Con questa domanda volevo solo essere sicura che i fruttini delle piantine che ho seminato siano commestibili.

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  3. @Gunther: in effetti da soli sono acidi; però l'anno scorso (ne avevo proprio pochi per mettermi a coprirli di cioccolato) li ho tagliati a metà e messi in una insalata mista: non stavano male!

    @Giò: in effetti anche le nocciole coperte di cioccolato devono essere una goduria 😀

    @Luby: cresceranno vedrai! Credo sia una pianta molto “rustica”!

    @Spighetta: Già! 🙂

    @Spiritovivo: piantala piantala! Almeno se hai uno spazietto per lei ne vale la pena! Ah! Grazie per l'Honest Scrap! Anche Erbaviola mi ha invitata quindi mi tocca credo!

    Erbaviola: buonerrimi, ecco la parola 😀 L'incentivo non servirebbe nemmeno!

    @Melinda: che io sappia la specie è una sola, quindi credo che il fruttino sia commestibile! Però solo il frutto maturo e non le foglie perchè è della stessa famiglia di melanzane e pomodori 😉

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  4. Ciao ! 😉
    In realtà il genere “Physalis” comprende varie specie tra cui il “Peruvinus” (che è la specie di MammaFelice) , commestibile e buonissimo , ma anche altre specie non commestibili , tipo il Physalis Franchetti (detto proprio “Lanterna Cinese”) , che differisce dagli altri Physalis per la lanternetta di colore rosso , invece che verde .

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