

Credo sia dovere di tutti cercare di ridurre il volume dei propri rifiuti. Per un genitore questo implica affrontare la questione pannolini: ogni bimbo ne “produce” letteralmente una montagna!
La produzione dei pannolini è fortemente dispendiosa in termini di acqua ed energia, inoltre i pannolini sono prodotti con sostanze plastiche non biodegradabili ed altamente inquinanti, per non parlare dei gel che vengono inseriti nell’imbottitura (in modo da fare pannolini sempre più sottili) che trattengono la pipì, ma sono accusati di essere nocivi e certamente irritanti per la pelle del bambino.
Esistono dei pannolini ecologici, che sono (in Italia) i Moltex e i Naturaè, parzialmente biodegradabili i primi, completamente i secondi ed entrambi non sbiancati con cloro. Non sono poi tanto più cari di un qualunque altro pannolino di marca. Ma sono pur sempre prodotti usa e getta, che andrebbero quindi limitati per quanto possibile.
La scelta migliore appare dunque quella dei pannolini lavabili. Sono cari, ma si riusano appunto infinite volte, ammortizzando presto il costo, si riduce di mooolto la quantità di rifiuti prodotta dalla famiglia e sono ottimi per la salute della pelle del bambino.
Io non sono riuscita ad usare i classici ciripà, in cotone biologico con mutandina plastica da mettere ancora sopra, perché veramente un po’ scomodi. Ho optato per la soluzione dei pannolini tipo Kooshies, che hanno un “ripieno” di cotone assorbente che va inserito all’interno del pannolino; questo è rivestito di un materiale che impedisce la fuoriscita di liquidi e si mettono e chiudono come un normale pannolino, con il velcro oppure con dei bottoncini a clic-clac.
Ho scelto quelli modello taglia unica, che permettono di risparmiare parecchio essendo utilizzabili a lungo. Non vanno bene per i primissimi mesi, quando il bambino è molto piccolo, ma un buon compromesso può essere quello di usare gli usa e getta ecologici i primi mesi (quando tra l’altro le pupù sono più liquide e frequenti) per passare ai lavabili appena le dimensioni lo consentono. Altrimenti esistono comunque pannolini lavabili di tutte le taglie!
Per eliminare più facilmente la pupù è possibile appoggiare nel pannolino una speciale velina biodegradabile, che al momento del cambio va semplicemente gettata (con eventuali sorpresine) nel WC.
Veniamo ai numeri: io ho 13 pannolini e solo la notte uso un pannolino usa e getta ecologico. Così facendo riesco a fare una lavatrice, MEZZO CARICO, a giorni alterni, per i pannolini. Questi infatti andrebbero lavati separatamente dal resto del bucato, a 60 gradi (ma ogni tanto faccio meno) e senza detersivo, perché i saponi cerano i tessuti pregiudicandone la capacità di assorbire i liquidi. Al posto dell’ammorbidente (questo vale per tutto il bucato) basta usare una soluzione di acqua e acido citrico al 10 o 15%, chè è economica ed ecologica!
Tengo una bacinella con dell’acqua ed un poco di detersivo vicino al fasciatoio, in cui metto in ammollo i pannolini sporchi in attesa di essere lavati. In lavatrice invece metto solo uno sbiancante-igienizzante ecologico a base di per carbonato.
Io mi trovo molto bene ed è una soluzione che consiglio a tutti.
I siti da cui mi sono fornita sono:
www.ecobaby.it
www.pocket-bots.com
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