I motivi per NON condividere l’entusiasmo dilagante sulla paleodieta sono davvero molti.
Alcune utili sintesi le potete leggere (in inglese) qui e sopratutto qui.
Ma io vorrei concentrarmi su un solo aspetto: malattia cardiovascolare. La prima causa di morte nel mondo occidentale.
Spesso mi sento dire che “gli essere umani hanno sempre mangiato carne”. Vero! Per i nostri antenati, per milioni di anni, l’obiettivo era prima di tutto mangiare. Punto. Mangiare ciò che di più calorico si riusciva a recuperare. E anche tutto il resto.
Ci siamo evoluti assieme alle nostre abilità, per adattarci ad un ampio spettro di possibilità alimentari e con la tecnica per ottenere il massimo da tutto.
Se senza una grossa pietra per macinare i cereali non li mangiamo facilmente, senza strumenti di taglio e fuoco, anche la carne è troppo gommosa e inefficiente dal punto di vista energetico per noi.
Oggi sappiamo che abbiamo anche sempre avuto aterosclerosi o per lo meno questo ci dicono gli studi sulle mummie: egizie (nobili però), ma anche antichi peruviani e pueblos, infine Otzi.
Tutto si può dire, ma non che mancasse l’attività fisica e il cibo era sicuramente “biologico”, le carni “grass-fed” e non di animali ingrassati a insilato.
E’ interessante notare come tutti questi studi siano andati alla ricerca di cause genetiche e abbiano dato per scontato che l’alimentazione di allora dovesse per forza essere quella giusta. E’ vero, i diversi popoli consumavano differenti quantità di carni, ma ne consumavano tutti.
Ora è anche notevole come alcuni siti pro-paleo, accusino i cereali consumati dall’uomo di similaun per i suoi problemi di salute (artrosi, una carie, probabile intossicazione da metalli causata dalla lavorazione degli stessi e varie). Come se si abbuffasse di pane raffinato e bagel caramellati.
La cosa buffa di questi ragionamenti è che riescono a cancellare completamente i dati epidomiologici (e non solo) sull’essere umano moderno e quello che ci dice la ricerca scientifica oggi. Come riconosciuto da uno dei fondatori stesso del concetto di dieta paleolitica, in un interessante articolo: “Dr. Eaton goes on to say that we should get our protein, at whatever level, predominantly from plant sources now. (……) All too often, discourse on diet devolves into ideology when it should be bound to epidemiology.”
Oggi dati oggettivi ci dicono che una dieta priva di alimenti animali e povera in grassi in generale, può addirittura far regredire la patologia cardiovascolare. Qui trovate link ad un full text che riassume bene la questione, con bibliografia per approfondire.
Questo è uno dei casi in cui pensare all’evoluzione risulta particolarmente utile: la selezione naturale avviene tramite differenti tassi riproduttivi. Muori di fame e pertanto non porti a termine la gravidanza? Non trasmetti i tuoi geni alla prole. Ri-punto. Se quello che mangi per non morire di fame alla lunga può portarti ad avere un infarto, non avrà alcuna influenza sul tuo successo evolutivo, perchè la vita media nel paleolitico era di poche decine di anni, i figli si facevano presto.
Non ci serve a nulla sapere se all’epoca si mangiasse o meno la carne, ci serve sapere cosa ci fa stare bene oggi. Cosa ci protegge il più a lungo possibile dalle malattie oggi.
E come già sottolineato anche nell’articolo che riporta le affermazioni di Eaton, dobbiamo anche trovare un modo per nutrirci che sia sano per noi E sostenibile per il pianeta.
E su questo, sebbene come sempre e per tutto sia possibile trovare singole posizioni differenti, l’insieme delle conoscenze scientifiche a nostra disposizione indica una strada sola.
P.S. immagini tratte dal web.
Edit: aggiungo questa brillante intervista. La primissima domanda porta al racconto della guarigione della nonna di Greger da patologia cardiovascolare 😉
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Punto di vista interessante…
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