Questa mattina le temperature erano sotto lo zero e due giorni fa la neve ha coperto tutto, lieve e fugace.
Ma ormai il sole, quando c’è, è alto e spavaldo.
Può gelare, ma l’aria di primavera permea ogni cosa.
Le gemme son gonfie, le piante più precoci già fiorite.
E prima della nevicata abbiamo anche avuto un primo assaggio di primizie, ma non quelle che si pagano a peso d’oro nei negozi, quelle spontanee, che ho solo dovuto chinarmi e raccogliere.
Ogni erba, triturata, ha aromatizzato un riso rosso integrale 🙂
Foglie di borragine (Borago officinalis), fiori di primula (Primula vulgaris), foglie di salvia (Salvia officinalis), un ciuffetto di erba cipollina (Allium shoenoprasum), folgie tenere di malva (Malva sylvestris) e infine Cardamine hirsuta.
Quet’anno una zona dell’orto non è stata pacciamata, un po’ per limitare le limacce, un po’ per dare spazio ad alcune spontanee che approfittano del terreno scoperto, come appunto la piccola e deliziosa cardamine.
Si intravedono a malapena, ma abbiamo allestito la struttura ad arco per i teli: avremo serra!
Finalmente forse riusciremo a raccogliere anche melanzane 🙂
Mentre i lavori esterni procedono un po’ a rilento, ci dilettiamo con i colori dell’ultimo cavolo viola messo a fermentare. Tre settimane di attesa e come sempre nemmeno un briciolino ino di muffa. L’immagine dell’interno della giara l’ho scattata all’apertura.
E voi? Come aspettate la primavera?
E’ sempre bello leggere di pasti prepararti con erbe spontanee. Quando abitavo in campagna mi piaceva fare spesa nei campi: tarassaco, ortica, portulaca, menta, rosa canina, camomilla… è rincuorante sapere che la natura ci offre spontaneamente qualcosa con cui nutrirsi, se sappiamo riconoscerla.
Saluti!
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