Queste ultime giornate per me sono state speciali.
Ho realizzato di avere tutto.
Mi sono sentita estremamente felice nelle piccole cose: la mia più grande gioia ultimamente è camminare, possibilmente col tepore dei raggi di sole, la compagnia dei cani e dei bambini, tra i boschi carichi dei colori autunnali.
Non trovo niente di più bello.
Sento la mia famiglia quando siamo assieme nei boschi.
Raccogliamo alcune castagne per avere la merenda tornati a casa e non sento il desiderio di null’altro.
Sono davvero io quella che scrive?
Quella spesso nervosa, dal tono irritante e stanca coi bambini?
Sì, sono sempre io. E spesso sono ancora nervosa, a volte sento che ho un tono irritante e sovente sono un po’ stanca e irritabile con i bambini. Eppure vedo queste cose, ma le sento diversamente. Il mio nervosismo non mi travolge più come prima. L’irritazione passa più in fretta e non mi preclude il gustarmi il rumore dei nostri passi tra le foglie di castagno.
Sono sempre io, non sono una asceta, ma forse sono solo un poco più consapevole e questo mi dà una grande gioia.
Già in passato avevo cominciato un percorso di comunicazione nonviolenta, ma ragazzi, tra il dire e il fare, lo studiare e l’applicare! Che oceano di fallimenti in mezzo!
Ma questo inverno, sempre con il prezioso supporto e guida di Davide, ho cercato di proseguire il lavoro CNV, anche se a distanza, con un piccolo gruppo di mamme che si è trovato tramite skype (superando così la distinza fisica tra noi e Davide). Mi è stato utilissimo e ora la voglia di riprendere in mano un po’ di pratica con supporto è tanta, l’aiuto di un facilitatore è determinante!
Non sono diventata molto più brava, la fatica è ancora tanta, ma ora è come se un po’ di nebbia si fosse dissolta e riuscissi a vadere me, le mie reazioni e gli altri, con un poco di chiarezza in più. Non c’è più fallimento, perchè ora non c’è un traguardo, un giusto e uno sbagliato, ma solo un modo di camminare e ogni qual volta mi fermerò, potrò sempre rimettermi in marcia.
Sono uguale a prima, come un bosco è sempre sè stesso, in ogni stagione, ma ora mi sento come questi boschi d’autunno: l’aria è più tersa, i colori sono più vibranti e mi sento grata per l’anno trascorso.
Chissà cosa porterà la primavera.
Come mi ritrovo in quello che scrivi… il bosco per me ha un potere terapeutico, come anche il mare in inverno e lo stare sotto il salice in giardino. Come te spesso “mi do fastidio da sola” nel sentirmi parlare con un certo tono, ho imparato ad ascoltarmi e a modificare i toni, a chiedere scusa a loro e a me. La strada rimane sempre lunga, ma l’importante è provarci! 😉
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Mi sono emozionata molto leggendo questo post, perché ci ritrovo tanto di me.
Io, quella che si è sempre infuocata per un nonnulla,la “cagnaròla”, la nervosa. Eppure da qualche anno ho scoperto il potere terapeutico della lentezza, del lasciar correre, del respirare…e ri-scoperto quello della natura. Già solo dalle tue foto mi arriva quel senso di calma e soddisfazione che descrivi. capisco benissimo come in mezzo ai quei colori e con quell’aria frizzante nelle narici tutto possa tornare a sorridere, nonostante a volte ci si senta inadeguate ai nostri ruoli di donna-mamma-compagna, non all’altezza, lontanissime dalla perfezione (che poi nemmeno esiste!).
Grazie per la condivisione di questo post intimo.
Un forte abbraccio di luce,
Valentina
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Grazie a te! La parte più difficile è descrivere con le parole questo groviglio di sensazioni 🙂 E dalle vostre parole (includo Daria <3) capisco che un po' ci sono riuscita o che l'argomento è molto sentito 😀
E' il bello della condivisione: anche notare come alcuni sentimenti siano comuni, come i bisogni, è consapevolezza in più.
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talmente in sintonia con questo post, da includerlo tra le mie magie d’autunno…
http://www.naturalentamente.it/meraviglioso-autunno/
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