Anche in Piemonte arriva.
E con quanta bellezza! Ogni anno da riempire il cuore.
Ecco che ormai la pratolina, le violette, il tarassaco, sono tutti in fiore.
Molte buone commestibili stanno ripartendo con energia, dalla borragine (in foto), alla piantaggine alla costolina giuncolina
(mai nome comune mi fece più simpatia).
E poi ci sono le gradite sorprese: non sono esperta in permacultura, ma se c’è una cosa che ho capito è che è importante osservare il territorio e imparare a sfruttare quello che rigoglioso cresce senza fatica umana.
L’anno scorso per la prima volta ho assaggiato e scoperto la Lapsana communis, di cui avevo scoperto qualche piantina qui e là. E’ stato veramente a costo zero e fatica zero, decidere di lasciare montare a seme ben due piantine di Lassana, in due angoli dell’orto.
Ora è così:
E stesso “esperimento” ho fatto con l’amaranto, ma questo volta dopo aver acquistato alcuni semi: lumache ingorde e caso fecero sì che ne nacque una sola pianta. Troppa fatica provare a conusmarne i semi, ma in autunno, una giornata di sole e una mano che passa, ho scosso la pianta e lasciato a terra i semi, prima di coprire con il compost.
Ora non è che ne sia ancora certissima, ma questo sembra proprio lui 🙂
Ora vado, ho colto al volo pochi grammi di spinacio selvatico (la lassana) e credo che ne farò un velocissimo condimento per la pasta, sono da sola 😛
Saluto la primavera con questa violetta, sempre meravigliose nella loro piccola perfezione!
P.S. abbiamo fatto lo stesso semplice gioco con l’erba brusca, lasciandone montare a seme qualcuna nonostante lo sfalcio del prato. Anche questa oggi si offre in quantità impressionante e siccome mi diverto a giocare con i ricordi oggi, quando l’abbiamo scoperta i bambini erano piccini così!
Cara Isabella,
ho iniziato a leggerti diversi anni fa, quando mi stavo avvicinando all’alimentazione vegan: ogni tanto passo da qui e mi aggiorno su ricette e vita naturale 🙂
Oggi ti lascio un saluto e un grazie per qualche ricetta da cui ho preso spunto!
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