Tofu fatto in casa: senza macchina per il latte di soia ;-)

Sarò velocissima, la ricetta la trovate a partire da qui. La puntata precedente, sul tofu fatto con la macchina, è qui.
E per chi vuole davvero sbizzarrirsi con questo alimento polivalente consiglio questo libro, in inglese, ma eccezionale!
Per noi provare a fare il tofu “a mano” (dal primo all’ultimo passaggio, frullatura compresa, grazie ad un mulinetto) è stato occasione per una mattinata mamma e figlio “grande”, pasticciare insieme, chiacchierare delle origini delle cose (latte di soia, latte di mucca), rendere il topo più partecipe in cucina dal momento che spesso è un momento un po’ difficile.

La macinatura a mano della soia gialla ammollata una notte (la pasta di soia si chiama Go, in giappone).

Il pentolone in cui ho versato il go a bollire (occhio che sale velocemente)!

Il telo di lino in cui si filtra il latte (è caldo, quindi per pressare bene usate un mestolo o un cucchiaio).

Ecco l’okara, più asciutto, pressato a mano, rispetto a quello che mi rimane nella macchina 😉

Qui il topo che si gode un bicchiere di latte di soia caldo e appena “munto”, dolcificato con un cucchiaino di malto.

La cagliata che si forma….

Ed infine, il tofu nella pressa e una torta di okara al cacao pronta per andare in forno 🙂
La ricetta della torta quando la bubolo bibi dormirà, un altro giorno!

12 pensieri riguardo “Tofu fatto in casa: senza macchina per il latte di soia ;-)

  1. 🙂
    Dalle foto ho visto che abbiamo molti oggetti in comune!
    Tipo quella bottiglia di vetro con i girasoli stampati!

    Ora aspetto la ricetta del dolciotto al cacao!

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  2. Ho della soia che mi aspetta da un po' nella dispensa, dovrò rimediare ad usarla per preparare il tofu, e dire che mi piace prepararlo nonostante io faccia un gran casino nel preparalo in cucina 🙂

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  3. bella la frullatura con mulinetto, in effetti anch'io devo ri-strizzare l'okara che viene con la macchina, è troppo liquido! ciao cara Isabelle, sono finalmente riuscita a passare a leggermi con piacere gli ultimi post e mi hai fatto tornare più voglia di cucinare! un abbraccio 🙂

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  4. io non ho nessun macchinario nè marchingegno, quindi faccio tutto a mano a partire dal latte di soja, con un semplice frullatore. devo dire che mi viene bene e da soddisfazione 🙂

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  5. Ciao, mi piacerebbe che partecipassi al giveaway che ho organizzato sul mio blog assieme a Fra di Flors de la Terra. Si intitola “Scala la Marcia” ed invita alla pratica della decrescita. Per partecipare si aggiunge un proprio post che parli di buoni propositi. Le mie follower sembrano essere spiazzate {possibile nessuno abbia buoni propositi???} ma spero che col tuo contributo possano farsi un’idea su cosa significhi vivere nel rispetto dell’ambiente. Se ti va di partecipare, eccoti il link! {http://cecrisicecrisi.blogspot.it/2012/05/giveaway-flors-de-la-terra-cosmetica.html}
    Grazie, Alex

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  6. Approfitto del commento anonimo per ringraziare con ritardo per tutti i commenti 😉
    In quanto alla domanda: rimane un liquido, tipo siero, più che latte.
    E' ricco di minerali, quindi è un peccato buttarlo. Può essere usato per la cottura dei cereali, nel brodo o minestre. Se proprio in quel momento non sai cosa farne, puoi metterlo nel compost o annaffiarci le piante 😉

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